MAS 500 3ª serie e 4ª serie (**)

Lunghezza fuori tutto 18,70 m     scala 1:20

Nel 1935 il Cantiere Baglietto di Varazze propose alla Marina un nuovo tipo di MAS ispi­rato in linea di massima al MAS 431 dal quale differiva per la presenza di due gradini nella carena e per l'adozione di nuovi motori Isotta-Fraschini ASSO 1000 con una potenza fra 1000 e 1150 HP.
Nel 1938 fu messa in cantiere una seconda serie di  25  battelli  sostanzialmente  uguali ai precedenti: variavano solo la lunghezza, portata a 18,70 metri e la larghezza massima di 4,70 metri. Eguale lo scafo con carena a spigolo a due gradini. Nel maggio 1940 iniziò la costruzione di una terza serie costituita da quattro battelli con scafo in metallo (MAS 551 - 554) e da altri dieci con scafo in legno (MAS 555 - 564).  La principale differenza con i MAS della seconda serie consisteva nella adozione di una mi­tragliatrice Breda da 20/65 su affusto a libero puntamento, in luogo della 13,2 mm. rivelatasi insufficiente per contrastare gli aerei nemici.
Questa docu­mentazione riguarda le realizzazioni Baglietto, con scafo in legno, dal 561 al 564.  Salvo i MAS 562 e 563, tutti gli altri della 3ª serie furono perduti nel corso del conflitto.  Il MAS 562, dopo aver operato nel Canale di Sicilia e nel Tir­reno, all'armistizio venne catturato dai tedeschi e ceduto alla R.S.I., poi catturato dagli americani, restituito alla Marina italiana e quindi ceduto alla Guardia di Finanza.
Quattro tavole originali datate 29.3.1941 con: piano di costruzione, vista di fianco, vista dall'alto, sezione longitudinale e sezioni trasversali.