ITALIA - corazzata (**)
Lunghezza fuori tutto 124,27 m scala 1:100
Mentre erano in costruzione le due corazzare Duilio e Dandolo (considerate le più potenti del mondo) stava per iniziare la costruzione di una terza unità della stessa classe, quando ci si rese conto che navi di quel tipo erano ormai sorpassate e non più in grado di competere con le analoghe delle altre marine.
L’Ing. Nav. Benedetto Brin fu incaricato di progettare due corazzate veramente innovative che ebbero i nomi di Italia e Lepanto, la prima varata dal Cantiere di Castellammare di Stabia il 29.9.1880 sullo scalo già lasciato libero dalla Duilio. Come purtroppo è avvenuto per molte navi italiane, i lunghissimi tempi di allestimento (5 anni) comportarono che al momento della consegna lo sviluppo tecnologico avesse già superato molte delle innovazioni di cui la nave poteva vantarsi.
L’armamento era composto da 4 cannoni a retrocarica da 431/27 in due torri a barbetta poste a centro nave, 8 cannoni da 152, 4 cannoni da 120, 2 cannoni da 75 e vari altri minori.
La nave, messa in disarmo nel 1912, riprese servizio con lo scoppio della guerra come batteria galleggiante in difesa del porto di Brindisi, ma nel 1917 venne deciso di trasformarla in nave mercantile per il trasporto di cereali e così operò fino al 1921, quando venne dismessa e demolita.
Sono disponibili sei tavole (prive, al momento, del piano di costruzione) con: progetto di massima delle installazioni di coperta, sezione longitudinale, ponte di comando, piano di coperta e interno del ridotto e piani di I e II batteria.